giovedì, febbraio 02, 2006

Storia delle arti marziali: Taekwondo, Vietvodao, Silat, Kali

..le tecniche di spada in Giappone hanno sempre avuto un' importanza fondamentale, fin dai tempi dei famosi Samurai, in cui l' integrazione della Katana come forma di combattimento era parte intrinseca dell' uomo stesso. Nella nostra era, il Kendo (la via della spada) non ha più gli aspetti cruenti di un tempo, a parte le scuole tradizionali di Iaido (l' arte dello sfoderamento, cioè l'arte di colpire direttamente sfoderando l'arma). Il Kendo moderno si pratica con delle spade fatte di canne di bambù e l' incolumità è salvaguardata da grosse corazze munite di una maschera protettiva per la testa.
Un' altra arte marziale orientale molto importante anche se abbastanza recente è il Tae Kwon Do (la via dei pugni e dei calci volanti) da poco divenuta disciplina olimpica e sviluppatosi in Corea, anche se di tradizioni molto più autentiche (sembra discendere dal Karate e dal Kung Fu). Diventato sport nazionale coreano deve la sua fama e spettacolarità all' uso di calci volanti, anche se il programma di allenamento prevede molte tecniche di braccia sono i calci a farla da padrone. L' origine di questa specialità, sembra da attribuire nell' abilità che avevano i piccoli guerrieri coreani nel disarcionare gli attaccanti a cavallo con dei calci volanti micidiali.

Ci sono poi altre arti marziali, meno conosciute, ma non per questo meno importanti e sono: il Viet Vo Dao, originario del Vietnam e famoso per i suoi strangolamenti volanti; il Qwan Ki Do molto simile al Kung Fu; gli stili filippini e indonesiani chiamati Silat, Dumog, Kali Esprima, ecc. dove le caratteristiche principali sono date dall' uso costante di armi corte, come i bastoni di rattan, le spade e i coltelli, armi molto più adatte in un combattimento dalle caratteristiche tropicali, visto le zone in cui si trovano i duellanti. In virtù di questo, sembra che la differenza nell' uso delle tecniche sia da attribuire proprio ad un fattore climatico. Laddove nelle zone fredde il corpo era coperto con più indumenti si svilupparono le tecniche di lotta o prese vista la difficoltà nei movimenti agili; mentre nelle zone calde un corpo seminudo si è prestato meglio a tecniche più veloci, fantasiose e ricche di colpi...(continua).


2a parte
Storia delle arti marziali: Ju Jitsu, Judo, Aikido e Kendo

1a parte
Storia delle arti marziali. Il kung fu (prima parte)


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