giovedì, luglio 13, 2006

Evoluzione delle arti marziali in Italia: personaggi italiani e stranieri

Molti personaggi hanno incrociato il mio trascorso marziale e alla soglia ormai dei miei “primi quarant’anni” sportivi, elencarli tutti sarebbe impossibile. Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere personaggi nazionali ed internazionali, ma anche semplici amici, compagni d’allenamento diventati poi preparati Maestri nelle loro diverse specialità marziali.

Negli anni ’70 ho assistito e partecipato alle lezioni del Maestro Iwao Yoshioka, ho ammirato le maestrie tecniche del Maestro Toyama e del Maestro Yamada del Karate Wadoryu. Negli anni ’80, tra gli altri, ho combattuto contro gli allievi del Maestro Li-Din-To del Kung Fu Siu-Lam e del Maestro Choo Kang Sing dello stile Lam-Kiun-Pak-Toi, negli anni ’90 ho partecipato ai corsi di aggiornamento tecnico, del maestro cinese Zhang-Zheng, del Maestro Xu-Hao, del Maestro Ng-Shau-Yin, del Maestro Zhong-Lian-Bao.

Gli anni ’90 sono stati per me i più produttivi sul piano tecnico, fatti di viaggi studio in giro per il mondo. Dopo la mia prima Maratona di New York nel 1988 non mi sono più fermato, Brasile, Thailandia, Francia, Spagna, Ungheria, Cecoslovacchia, Germania, ecc... allenamenti e vacanze erano ormai il mio modo di vivere, soprattutto prima del mio matrimonio che si coronò nel 1997. Conobbi mia moglie nell’ambiente sportivo, naturalmente non era un’artista marziale, ma pur sempre una grande sportiva, veniva da dieci anni passati nel mondo dell’aerobica, anche lei tutti i giorni in palestra ed è questo che ci univa, altrimenti sarebbe stato difficile convivere con chi è sempre impegnato negli allenamenti e nella gestione delle scuole di Kung Fu. Ha sempre compreso e condiviso la mia vita sportiva, anche adesso che abbiamo un figlio e tutto è più complicato ma “meravigliosamente” appagante, mi sostiene e mi consiglia con lo stesso entusiasmo di sempre. Quante volte abbiamo sentito dire che dietro ogni uomo importante c’ è una grande donna? Io non credo d’essere importante, ma comunque l’importanza che il ruolo di una donna ha in una coppia è decisamente essenziale. Lo so che in questo momento il lettore penserà ad un passo troppo romantico e personale per un blog-book che parla delle arti marziali, forse anche un po’ troppo autobiografico, ma questo blog non nasce con la presunzione d’insegnare qualcosa (perlomeno non direttamente), è più un racconto fatto intorno ad un tavolo di amici, che narrano come in un romanzo il proprio vissuto, fatto di piccole e grandi cose e di piccoli e grandi personaggi, ma con la sincerità che ogni semplice persona ha.

E’ proprio in una delle tante cene, intorno ad un tavolo, che nacque l’idea di mettere su carta i tanti episodi ed avvenimenti storici che raccontavo e che avevo letto ora su un libro, ora su una rivista. D’altronde ho cominciato a leggere tutto ciò che riguardava le arti marziali dal 1970, ho numeri storici che ormai non si trovano più, libri pionieristici, di grandi personaggi ma anche di improvvisati scrittori che sull’onda della moda scrissero tutto e di più e non sempre con cognizione di causa, ho praticamente visto tutti i film di arti marziali, ho visto la nascita di riviste del settore come Samurai, Kung Fu Magazine, Arti d’Oriente, Budo International, Mak - Martial Arts Kombat, etc...
Le ho praticamente lette tutte, conoscendo i grandi personaggi che hanno fatto la storia delle arti marziali e le nuove stelle emergenti che la storia la faranno (alcuni sono anche miei amici).
Ho seguito le gesta di personaggi che da atleti sono diventati editori, produttori, presidenti federali, gente come Ennio Falzoni, G.B. Bartoletti, Beppe Perlati, Carlo Hencke, Nando Balzarro etc... che hanno fatto la storia del Karate italiano, fino ai vari Lucio Maurino o Davide Benetello, che nei kata e nel kumite hanno stravinto tutto.

Ho seguito con passione la nascita evolutiva del Ju-Jitsu brasiliano della famiglia Gracie e dei Machado, che con l’avvento dei combattimenti senza regole, hanno scosso tutto il mondo marziale con i loro successi, portando alla ribalta personaggi come Rickson, Gracie, Roiler, Robin e tanti altri atleti della enorme famiglia Gracie. Scoprimmo così che il Brasile non sfornava solo talentuosi giocatori di calcio o bellissime Garote de Ipanema, il loro samba, non è solo musicale, ma vivo dentro ognuno di loro e viene espresso ora con la danza, ora con l’arte del combattimento, sia che si tratti della coreografica Capoeira, del Ju-Jitsu o dell’arte della lotta da strada.
Personaggi come Marco Ruas, che dalla lotta da strada ha estrapolato le migliori tecniche, creando un metodo personale che lo ha visto leader indiscusso in tutti i tornei senza regole, unendo tra loro tecniche di Thai, Boxe e Lotta in un solo nome (Ruas Vale Tudo) e diventando un beniamino anche qui da noi in Italia, grazie anche alla collaborazione e divulgazione di quel simpatico personaggio che risponde al nome di Davide Ferretti.
Davide lo conobbi negli anni ’90, durante uno dei tanti seminari a cui partecipavamo noi giovani istruttori di allora, lui veniva da esperienze nel Karate, Kick Boxing e Kung Fu Wing Chun ed in quel periodo partecipammo spesso a stage con i vari maestri cinesi, che la federazione italiana invitava periodicamente...continua

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