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C' è una particolarità che pochi sanno di questa disciplina brasiliana: forse ora non si usa più, ma nel passato era di grande astuzia nel momento del combattimento reale, inserire tra le dita dei piedi una piccola lama che veniva usata come un micidiale rasoio nell' esecuzione dei tipici calci girati con il piede posto in modo verticale (un tipo di calcio molto veloce, in cui i brasiliani sono dei veri specialisti), il punto di contatto era spesso la gola dell' avversario, che se era altrettanto abile e scaltro portava al collo il famoso drappo di seta tipico dei brasiliani di Baia, questo perché sembra che la seta non venga tagliata da una lama.
Oggi la Capoeira conta migliaia di praticanti in tutto il Brasile, si pratica tranquillamente all' aperto (dato il clima tropicale), formando un cerchio dove ognuno a turno può entrare e "giocare" al ritmo del biribao indossando solo un paio di pantaloni bianchi e scalzi, spesso improvvisando esibizioni in strada per la gioia dei turisti di turno.
Articoli precedenti:
6a parte
L'uomo e l'arte del combattimento: origine ed evoluzione delle arti marziali
5a parte
Discipline da combattimento e da ring: dal full contact al vale tudo
4a parte
Storia delle arti marziali: il kalaripayat
3a parte
Storia delle arti marziali: Taekwondo, Vietvodao, Silat, Kali
2a parte
Storia delle arti marziali: Ju Jitsu, Judo, Aikido e Kendo
1a parte
Storia delle arti marziali. Il kung fu (prima parte)
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