sabato, gennaio 21, 2006

I fondamentali: le leve articolari ( 2a parte)

Insomma, l'arte delle leve e chiavi articolari, permette tantissime soluzioni per districarsi da un'aggressione ravvicinata, va però tenuto presente che non tutti reagiscono al dolore allo stesso modo, ci sono persone che anche se messe sotto pressione da una leva o da una torsione, sopportano benissimo la propria sensazione del dolore, magari perché hanno delle articolazioni particolarmente elastiche, oppure perché hanno preso degli eccitanti (droghe, alcool, ecc...) perciò è bene saper abbinare all'arte del , l'abilità nel colpire tipica delle arti marziali, con pugni, calci e quant' altro si è in grado di realizzare.

Ora che abbiamo spiegato a grandi linee che cos' è una leva e una chiave articolare, anche con degli esempi tipo, vorrei sottolineare un aspetto molto importante del contatto ravvicinato e cioè le prese al collo. Anche qui, vista la delicatezza dell'argomento nonché la sua pericolosità, bisognerebbe avere una certa conoscenza anatomica, soprattutto sui pinti che si vanno "a sollecitare" (diciamo così).
Nella Taramanni Kung Fu School classifico le prese al collo, con una terminologia indicativa del tipo di presa che viene fatta e cioè:
  1. presa da soffocamento
  2. presa da strangolamento
  3. presa con torsione
Queste prese sono tutte estremamente pericolose, con conseguenze anche letali.

Per presa da soffocamento, intendiamo quel tipo di stretta che può avvenire sia con la classica presa del braccio intorno al collo, oppure con la pressione esercitata dai baveri del vestiario, che può essere una divisa sportiva (vedi kimono), oppure una giacca qualunque. pressione che si ottiene incrociando le prese ai baveri dell'indumento, in modo da chiudere il passaggio del sangue al cervello (e di conseguenza l'ossigeno), premendo sull' che si trova ai lati del collo. Questo tipo di presa permette a chi la subisce di avere a disposizione solo qualche secondo per tentare una reazione, prima di svenire per mancanza di ossigeno al cervello. E' quindi importantissimo saper controllare l'azione, soprattutto durante l'allenamento.

La presa al collo da strangolamento non differisce molto come gesto tecnico, soltanto che la spinta di pressione agisce essenzialmente nella parte centrale del collo sollecitando la zona tracheale in maniera da provocare un immediato senso di soffocamento e dolore con conseguenze anche letali.

Per quanto riguarda le torsioni del collo, io ritengo che siano le più pericolose, e questo perché non ci può essere un controllo mirato del gesto tecnico, l'efficacia risolutoria si ha proprio nella sua immediatezza. A meno che non la si voglia rappresentare al rallentatore, mostrando come, ruotando velocemente la testa dell'ipotetico aggressore, si può provocare la lacerazione dell'arteria tracheale che provocherebbe un'immediata emorragia celebrale e di conseguenza anche la morte.
Come letale può essere il gesto di spingergli violentemente la testa all'indietro, con conseguente rottura della , che provocherebbe la fuoriuscita del midollo spinale e quindi la morte.
Ora, lungi da me l'idea di voler rappresentare un trattato di anatomia forense, vorrei solo far capire che spesso ci dimentichiamo di quanto può essere fragile il corpo umano e di conseguenza è molto pericoloso improvvisarsi nelle tecniche considerate letali, senza un'adeguata preparazione sia fisico anatomica, sia psicologica, che ci permetta di valutare i pro e i contro delle nostre azioni sia durante l'allenamento con i nostri compagni sia in un'aggressione reale, che a meno di non essere un soldato in , potrebbero avere conseguenze drammatiche (continua)

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